La produzione del Frascati Superiore Eremo Tuscolano testimonia la realizzazione di una aspirazione del patron Mario Masini: rilanciare l’immagine del Frascati.
Per vedere realizzato pienamente il suo desiderio il patron di Valle Vermiglia ha dovuto attendere quasi tre lustri e confrontarsi quotidianamente con il suo gruppo di lavoro in campo e con i consigli dell’enologo Franco Bernabei che ha messo a disposizione del vigneto Frascati la sua professionalità: un dato indicativo del fatto che un vino di elevata ambizione, che risulti anche identitario per un territorio, si ottiene con la costruzione di un progetto e con una forte determinazione a realizzarlo.
Il progetto nacque nel 1996 l’individuazione dei terreni incontaminati appartenenti agli eremiti dell’ordine dei Camaldolesi di Monte Corona a Monte Porzio Catone -8 ettari sul monte Tuscolo a 20 chilometri in linea d’aria da Roma- e con l’impianto del vigneto di sole uve per la produzione del Frascati.
Da quel vigneto –su terreno vulcanico e protetto da un fitto bosco e da un microclima particolarmente favorevole- sono state raccolte a partire dal 2011 le uve per quel vino che, vendemmia dopo vendemmia, si sta imponendo come riferimento qualitativo e stilistico per il territorio.
Un risultato che è la combinazione di vari fattori: senza dubbio la posizione vocata per il vigneto, la scelta dei vitigni tipici della tradizione (la malvasia del Lazio, la malvasia di Candia, il trebbiano toscano e giallo e il bombino bianco), l’eredità vitivinicola familiare di Mario Masini legata al marchio Valle Vermiglia (indirettamente anche il contributo sociale e politico della famiglia sulle sorti della denominazione).
L’esito positivo della combinazione di questi fattori è stato ottenuto grazie all’opera di Franco Bernabei, regista attento e meticoloso, uomo di scienza e di ricerca che non lascia mai nulla al caso, particolarmente sensibile allo stretto legame che c’è tra vitigno tipico e relativo territorio di appartenenza, capace di esaltare questo legame originario laddove sia effettivamente genuino e non forzato, così come ha dimostrato nella sua carriera ultra trentennale in importanti contesti vitivinicoli nazionali.
Giornalista, Sommelier, ha lavorato al Gambero Rosso per oltre 10 anni come giornalista, degustatrice per la Guida ai Vini d’Italia, autore e regista dei servizi televisivi per il Gambero Rosso Channel, autore di libri su vino, cucina e turismo. Ha partecipato al progetto di rilancio del brand Franciacorta e nel 2006 ha fondato Vinotype, un’agenzia di comunicazione specializzata per le Aziende vitivinicole. Nel 2010 ha lanciato il magazine on line Vinotype.it.