Il Castello Falletti di Barolo – sede dell’Enoteca Regionale del Barolo dal 1982 e proprietà del comune di Barolo dal 1970 – dal 2010 accoglie uno dei più dettagliati musei dedicati al vino nel mondo. Il WiMu riaprirà al pubblico a partire del prossimo 18 marzo per accogliere i visitatori nelle sale progettate da François Confino, autore degli allestimenti di mostre e musei in tutto il mondo, in un percorso interattivo che nulla tralascia di ciò che inerisce alla dimensione culturale del vino.
Il peso storico del Castello Falletti non è certo legato al solo WiMu e all’Enoteca Regionale del Barolo: stiamo parlando di una struttura che poggia le sue fondamenta su una fortidicazione risalente al X secolo e che sin da allora ha svolto funzioni di difesa e controllo della valle Talloria. La famiglia dei marchesi Falletti ne è stata continuativamente proprietaria a partire dal 1325 ed a questa si devono i lavori di ristrutturazione e ampliamento e addirittura di ricostruzione, come accaduto dopo le guerre del XVI secolo. L’assetto ottenuto dagli interventi messi in atto da Giacomo e Manfredo Falletti venne conservato fino alla morte di Giulia Colbert Falletti, ultima marchesa di Barolo, nel 1864. Fino ad allora fu residenza di campagna dei Falletti che ospitarono abitualmente, tra gli altri, il patriota Silvio Pellico che per i marchesi curava l’inestimabile biblioteca familiare.
Per volere di Giulia Colbert venne istituito un ente morale incaricato di amministrare le fortune di famiglia, l’Opera Pia Barolo, che tra le altre cose attivò un’istituzione scolastica che potesse avviare allo studio i giovani di famiglie meno abbienti. A questo periodo risalgono le importanti modifiche architettoniche che hanno portano alla struttura che possiamo ammirare oggi.
Un luogo di valore emotivo e culturale assolutamente da visitare se si è appassionati di vino, facilmente raggiungibile da ogni zona della Langa del Barolo, a soli 6 chilometri di distanza, per esempio da Monforte d’Alba, qualora si soggiornasse nel B&B di Amalia Cascina in Langa in località Sant’Anna.
[Crediti foto: icastelli.it]
Giornalista, Sommelier, ha lavorato al Gambero Rosso per oltre 10 anni come giornalista, degustatrice per la Guida ai Vini d’Italia, autore e regista dei servizi televisivi per il Gambero Rosso Channel, autore di libri su vino, cucina e turismo. Ha partecipato al progetto di rilancio del brand Franciacorta e nel 2006 ha fondato Vinotype, un’agenzia di comunicazione specializzata per le Aziende vitivinicole. Nel 2010 ha lanciato il magazine on line Vinotype.it.