Grottaferrata è a un passo da Roma, a circa 20 chilometri dal centro storco della capitale. Nonostante le sue bellezze e i suoi trascorsi, non è tra i luoghi più gettonati dai turisti contemporanei, e nemmeno dai romani. Eppure è una delle cittadine più eleganti tra quelle arroccate sulla zona dei Castelli Romani tra Frascati, Marino e Rocca di Papa ed è anche una delle più antiche. I primi insediamenti in zona risalgono intorno all’anno 1000 a.C. e da allora non è mai stata abbandonata dall’uomo. Ne sono testimoni tutti i ritrovamenti che partono dalle necropoli del Periodo Laziale (età del bronzo e del ferro) agli insediamenti romani, con tutto il vasto storico patrimonio artistico che segna il percorso dal periodo del Cristianesimo all’influenza della Chiesa e alla presenza dei Papi fino all’età moderna. Un territorio valorizzato anche dal rapporto e dalle reciproche influenze che la cittadina ha sempre avuto con Roma.
Il Vulcano Laziale, con le sue eruzioni, ha modellato il territorio dei Castelli Romani e ne ha determinato il clima, conferendogli le qualità di luoghi di benessere tanto apprezzate nel corso della storia. E ne ha anche condizionato una vocazione agricola particolarmente favorevole alla viticoltura.
In pratica l’intero territorio, facendo fulcro su Grottaferrata, è un’oasi dove storia e cultura, arte e buon vivere sono riunite in un unicum che può far invidia al resto del mondo. Ma i romani -in senso ampio- si sa, sono un po’ così, data la grande ricchezza che si scopre in ogni pietra, sanno che non devono fare nessuna fatica per richiamare i visitatori. Ma qualcosa sta cambiando.
Probabilmente questo periodo di “lockdown” passato anche in riflessione, sta modificando molte delle nostre abitudini e condiziona i nostri desideri, così da indirizzare la curiosità della riscoperta verso le bellezze del nostro Paese. Consapevoli che non si deve fare necessariamente tanta strada.
Queste curiosità sono state intercettate da nove ristoratori (per ora) riuniti sotto il marchio “Gustati Grottaferrata”, che entrati in sinergia con l’Associazione dei Vignaioli di Grottaferrata, si propongono di promuovere il territorio con la valorizzazione dell’enogastronomia per costruire un progetto di accoglienza consapevole, strumento fondamentale per attirare il turismo.
La novella Associazione dunque fa fronte comune per la promozione del territorio, e finalmente, pensiamo in molti, perché speriamo si possa dare un taglio alle ataviche e cattive abitudini di chiusura e spesso di competizione tra imprenditori, con il solo risultato di mortificare potenzialità uniche al mondo.
Un primo approccio di sinergia è stato proposto in un “Tasting dinner” a Grottaferrata, al ristorante La Casina del Buongusto, dove insieme ai piatti del cuoco, Nunzio Panetta, i produttori
Tiziana Torelli dell’azienda Villa Cavalletti
ed Emanuele Ranchella della sua azienda omonima hanno proposto i loro vini.
Con l’aperitivo a base di Spumante Brut Villa Cavalletti (malvasia puntinata e trebbiano) si è brindato alla “ripresa” di una vita speriamo normale, dopo il lungo periodo passato in isolamento forzato.
La lunga sfilata di antipasti preparati dal cuoco, molti a base di prodotti rari quali le verdure di campo spontanee, estemporanei come i funghi porcini in questo periodo, tradizionali come il baccalà e storici come il “Moretum” -una crema da antica ricetta romana attribuita a Publio Virgilio Marone, a base di ricotta di pecora, formaggio pecorino, aglio e ruta- è stata accompagnata dal Virdis 2018 di Emanuele Ranchella, un interessante Igt marcato dalla presenza del trebbiano verde. Questo vitigno, di derivazione del verdicchio marchigiano che impiantato in questi terreni già da molto prima della fillossera esprime tutta l’influenza del suolo vulcanico, nasce sui terreni di Valle Marciana, nell’area più isolata di Grottaferrata, all’interno di uno dei tanti crateri secondari del grande vulcano laziale.
Due diverse tipologie di pasta fatta a mano sono stati proposti con un condimento e base di vino: I Tonnarelli all’AD Decimum 2017 di Emanuele Ranchella, (malvasia puntinata, trebbiano verde e trebbiano toscano) e abbinati allo stesso vino che esprime caratteri decisamente vulcanici, sapido ma anche ben strutturato; e i Tagliolini al Meraco Rosso Cesanese 2017 di Villa Cavalletti primo dei due vini che escono sotto il marchio “Villa Cavalletti” in collaborazione con l’Azienda San Marco, un cesanese in purezza ottenuto da un leggero appassimento in pianta delle uve e dalla pratica del ripasso in cantina con un affinamento di 10/12 mesi in barrique. Un vino strutturato in bocca, con bouquet floreale di viola, ciliegia in confettura, spezie e pepe.
Anche i due piatti di carne hanno avuto il vino come compagno di cottura: il Coniglio in crema di rosmarino e Virdis Ranchella, a sancire l’ottimo legame tra carni bianche e vino bianco di carattere, e la Tagliata di manzo con il Roma Rosso Riserva Doc di Villa Cavalletti (montepulciano e cesanese), che in cottura ha evidenziato le sue note zuccherose e particolarmente gradevoli in accompagnamento sulla carne, abbinato allo stesso vino dell’annata 2015, all’apice della sua evoluzione.
Un inizio in sordina, che speriamo possa mantenere le promesse del lancio di un territorio così ricco ma anche, paradossalmente, così poco valorizzato.
Rosanna Ferraro, sono l’ideatrice di Vinotype, giornalista, diplomata sommelier all’Ais Associazione Italiana Sommelier nel 1993, ho lavorato al Gambero Rosso per oltre 10 anni come giornalista, degustatrice per la Guida ai Vini d’Italia, autore e regista dei servizi televisivi per il Gambero Rosso Channel, responsabile del Wine bar della Città del Gusto a Roma, autore di libri su vino, cucina, turismo. Nel 2003 la prima svolta radicale, mi trasferisco a Erbusco, presso il Consorzio Franciacorta per sviluppare un progetto triennale di rilancio del suo brand. Nel 2006 rientro a Roma e fondo Vinotype, un’agenzia di comunicazione specializzata per le Aziende vitivinicole. La mia offerta: ufficio stampa, PR, organizzo eventi, creo contenuti per siti e gestione dei social media per chi voglia rilanciare o mantenere alto il posizionamento del proprio marchio grazie anche alla capacità di diffusione di vinotype.it.
La sezione del sito Vinotype Magazine nasce come spazio indipendente per l’approfondimento della cultura enogastronomica.
Giornalista, Sommelier, ha lavorato al Gambero Rosso per oltre 10 anni come giornalista, degustatrice per la Guida ai Vini d’Italia, autore e regista dei servizi televisivi per il Gambero Rosso Channel, autore di libri su vino, cucina e turismo. Ha partecipato al progetto di rilancio del brand Franciacorta e nel 2006 ha fondato Vinotype, un’agenzia di comunicazione specializzata per le Aziende vitivinicole. Nel 2010 ha lanciato il magazine on line Vinotype.it.