Un enorme impegno sui vigneti / Rocca delle Macìe su Bibenda 2020

Rocca delle Macìe

Lo sforzo costante dedicato al rinnovamento aziendale, in vigna e in cantina, portato avanti da Sergio Zingarelli nella sua azienda di famiglia con quartier generale a Castellina in Chianti, Rocca delle Macìe, è diventato il cardine del consolidamento qualitativo di tutta la gamma dei vini, sia per quanto riguarda le etichette storiche sia per quanto riguarda i vini di “nuovo respiro”.

Lo segnalano tra le righe con una battuta anche i redattori della guida Bibenda, nell’edizione 2020 di recente uscita, la guida vini online dello staff capitanato dall’editore Franco Ricci:
“Rinnovare le vigne sembra ormai cosa da niente per questa famosa realtà chiantigiana che come prassi obbligatoria prosegue la sua opera lentamente parcella dopo parcella”.

Investimenti ingenti e opportunamente mirati e la costanza dei riscontri positivi lo testimoniano vendemmia dopo vendemmia.

Vi proponiamo il racconto che fanno di tale successo i redattori di Bibenda che assegnano a Rocca delle Macìe, ancora una volta, il loro massimo riconoscimento: i 5 grappoli 2020, vino dell’eccellenza, vanno al Chianti Classico Gran Selezione Sergio Zingarelli 2015.

“Si registra comunque aria di novità in cantina, dove si è maturata la decisione di attualizzare due storiche etichette della ricca produzione, il Ser Gioveto e il Roccato. Il primo fortemente voluto da Italo, regista e produttore cinematografico di successo e fondatore d’azienda, che lo dedicò a suo figlio Sergio non appena entrò in azienda nel 1985, diviene un Chianti Classico Riserva e abbandona il minimo saldo di vitigni bordolesi. Il Roccato, concepito nel 1988 come blend, al contrario rinuncia al Sangiovese e diventa un Cabernet Sauvignon in purezza. Entrambe le scelte appaiono ben centrate, se da un lato la Riserva Ser Gioveto diviene classica rappresentazione dell’enologia chiantigiana, dall’altra il Roccato dimostra di aver introiettato nel suo Cabernet tutto il terroir di zona che lo caratterizza come marchio di fabbrica. Di eccellenza si può parlare poi della Gran Selezione Sergio Zingarelli, frutto della felice annata 2015. Da non perdere un soggiorno di relax nel Relais Riserva di Fizzano, antico borgo medievale di proprietà”.

Chianti Classico Sergio Zingarelli Gran Selezione 2015 – 5 grappoli 2020
Luccicante veste rubino. Ventaglio aromatico importante declinato su profumi di felce e fogliame, frutta rossa e di bosco, rosa e violetta di Parma, resina balsamica e fumo. Sorso dall’interpretazione magistrale, con pieno corpo si districa tra fine trama fenolica e dinamico incedere della freschezza. Riccamente sapida e lunghissima la chiusura. 24 mesi in botte grande. Abbinamento – Costine di agnello bardate di lardo, Fagiano con salsa di mirtilli

Alto il livello qualitativo medio aziendale che piazza nella categoria dei “vini di grande livello e spiccato pregio” (4 grappoli) le etichette più rappresentative della produzione delle tenute di Rocca delle Macìe dislocate nel comune di Castellina in Chianti: il Chianti Classico Riserva di Fizzano Gran Selezione 2016 (dalla tenuta omonima), il Roccato 2015 (per la prima volta cabernet sauvignon in purezza), il Chianti Classico Sergioveto Riserva 2015 (da questa annata sangiovese in purezza), il Chianti Classico Famiglia Zingarelli Riserva 2016 (la storica “etichetta nera”), il Chianti Classico Tenuta Sant’Alfonso 2017 (dalla tenuta omonima).

Rocca delle Macìe

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Giornalista, Sommelier, ha lavorato al Gambero Rosso per oltre 10 anni come giornalista, degustatrice per la Guida ai Vini d’Italia, autore e regista dei servizi televisivi per il Gambero Rosso Channel, autore di libri su vino, cucina e turismo. Ha partecipato al progetto di rilancio del brand Franciacorta e nel 2006 ha fondato Vinotype, un’agenzia di comunicazione specializzata per le Aziende vitivinicole. Nel 2010 ha lanciato il magazine on line Vinotype.it.

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