Tajarin delle Langhe al ragù

Tajarin

Le Langhe valgono il viaggio anche solo per un piatto di Tajarin al ragù (figuriamoci se al tartufo d’Alba!). Chi c’è già stato lo sa bene, chi non c’è mai stato lo scoprirà poi al ritorno a casa quando, dopo aver girellato per vigne e castelli di bellezza sovrumana (una bellezza che vale anche per l’UNESCO), si ritroverà a soffrire di “mal di Tajarin”.

E lì non basteranno le foto di piatti fumanti postate su Instagram o FB per porre rimedio, toccherà mettersi a spadellare… che immaginiamo sia la soluzione più economica per rivivere l’esperienza eno-gastro-langarola. Sì, anche eno, perché di sicuro non saranno mancati un bel calice di Barbera, Dolcetto o di Langhe Nebbiolo in abbinamento, magari dell’azienda Amalia Cascina in Langa. Perché in Langa si mangia e, soprattutto, si beve Langa! Ritagliatevi una giornata per i ricordi e mettetevi d’impegno: il risultato arriverà.

Per la preparazione dei tajarin fatti in casa per 4 persone vi occorreranno 300 grammi di farina e 10 tuorli d’uovo: disponete la farina a fontana, versatevi i tuorli, amalgamante aiutandovi prima con una forchetta e poi con le mani, e impastate fino ad ottenere un panetto morbido e liscio che andrà avvolto in una pellicola alimentare e lasciato riposare per una mezz’ora. Dopo aver fatto un po’ di stretching per spalle e braccia armatevi di pazienza e iniziate a stendere fino ad arrivare ad una sfoglia, possibilmente tonda, di non più di due millimetri di spessore; ripiegate la sfoglia su sé stessa fino a formare una striscia che sia comoda da tagliare a listarelle di 2-3 millimetri di larghezza.

  • Per la preparazione del ragù per i tajarin delle Langhe vi riportiamo gli ingredienti e il procedimento segnalato dal sito istituzionale della Regione Piemonte, così da rimanere fedeli alla ricetta tradizionale:20 gr funghi porcini secchi, ½ cipolla, ½ gambo sedano, Grana Padano q.b., 1 foglia alloro, sale – pepe – prezzemolo q.b., 200 gr fegatini pollo, 200 gr salsiccia, ½ carota, 400 ml passata pomodoro, 40 gr burro.

“Questa è una pasta della tradizione piemontese in cucina, servita con uno speciale ragù a base di fegatini di pollo, salsiccia e funghi ed una spolverata di prezzemolo sforbiciato, con Grana Padano grattugiato. In casseruola di medie dimensioni, rosolare con 20 gr di burro i fegatini, in seguito, tritarli nel mixer e mantenerli al caldo. Utilizzando la stessa casseruola, soffriggere le verdure già tritate, incorporare funghi secchi rinvenuti in acqua e strizzati; aggiungere alloro, passata di pomodoro, salare, pepare e cuocere per 30’, a fuoco moderato. Cuocere la pasta, scolare croccante e condire immediatamente con burro; versare in casseruola con ragù, lasciare insaporire e servire, spolverizzando con prezzemolo e Grana Padano” (www.regionepiemonte.it).

(Crediti foto: langhe.net)

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Giornalista, Sommelier, ha lavorato al Gambero Rosso per oltre 10 anni come giornalista, degustatrice per la Guida ai Vini d’Italia, autore e regista dei servizi televisivi per il Gambero Rosso Channel, autore di libri su vino, cucina e turismo. Ha partecipato al progetto di rilancio del brand Franciacorta e nel 2006 ha fondato Vinotype, un’agenzia di comunicazione specializzata per le Aziende vitivinicole. Nel 2010 ha lanciato il magazine on line Vinotype.it.

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