Arianna Fioravanti: l’export di Palagetto sul settimanale trebicchieri Gambero Rosso

Da “trebicchieri – il settimanale economico del Gambero Rosso”, 30 gennaio 2019, “Il mio export- Arianna Fioravanti – Palagetto”

Qual è la percentuale di export sul totale aziendale?
Il rapporto della mia azienda con l’estero parte da lontano: iniziò mio nonno dalla metà degli anni ’80 del secolo scorso. Per questo abbiamo avuto il tempo di ampliare e consolidare i contatti, di assistere ad una richiesta che è sempre aumentata e col tempo ci ha portato ad esportare circa l’80% della nostra produzione. Siamo presenti tra Usa, Canada e Brasile; un po’ ovunque nel nord Europa, in Russia e in Cina.

Come va con la burocrazia?
La burocrazia è impegnativa, legislatura e norme sono diverse tra i vari Paesi e cambiano spesso. Per non parlare di questo periodo. Ed è raro che siano subito chiare e semplici. Occuparci di tutto questo ci prende moltissimo tempo.

Come promuoverete il vostro vino nei mercati internazionali?
Ci affidiamo molto ai nostri importatori che organizzano degustazioni dove generalmente siamo invitati, e svolgono anche attività social e comunicazione. Ovviamente, a detta anche dei nostri importatori, il ritrovare i vari produttori alle degustazioni da loro organizzate dà un valore aggiunto alla presentazione del vino.

Avete un export manager – o più di uno – dedicato? Come lo avete selezionato?
Nonostante la nostra attività di export sia impegnativa, la nostra azienda è e rimane a conduzione famigliare per cui sono io ad occuparmi di questo ramo del lavoro, con una squadra interna all’azienda. È faticoso, ma “metterci la faccia” dà i suoi frutti.

Ci racconti un aneddoto legato alle sue esperienze all’estero.
Ogni viaggio è un’avventura anche personale, a volte dal finale incerto, come il rientro dall’ultimo viaggio in Cina, quando a seguito di saluti lunghi e cerimoniosi ho perso l’aereo e sono riuscita a sapere quando rientrare in Italia solo dopo estenuanti ricerche.

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