Il Chianti Classico è uno dei territori del vino italiano tra i più famosi e visitati. Non solo grazie alla qualità dei vini che ne provengono ma anche per i panorami suggestivi che creano le sue quinte scenografiche naturali o architettoniche: dolci colline, boschi e fiumi, vigneti, oliveti, borghi medioevali ben preservati e castelli.
Il fil rouge costituito dall’importante produzione vitivinicola di questo territorio può essere sfruttato per sistematizzare un percorso di viaggio, se si desidera conoscerlo in maniera approfondita.
Partendo dai vigneti di ciascun comune della Docg Chianti Classico si scoprono le tradizioni culturali, storiche e sociali che interessano i rispettivi distretti.
Castellina in Chianti, Gaiole in Chianti, Radda in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Greve in Chianti, Barberino Val d’Elsa, Poggibonsi, Tavarnelle Val di Pesa e San Casciano in Val di Pesa sono i territori comunali interessati dalla produzione dei vini Chianti Classico Docg.
I comuni di Castellina, Gaiole e Radda in Chianti, tutti e tre nella provincia di Siena, sono i centri di produzione più antichi, quelli a cui sono riconosciuti gli albori stessi della denominazione Chianti Classico così come la conosciamo oggi. Infatti al XIII secolo risalgono le testimonianze che attestano una associazione, passata alla storia come Lega del Chianti, che metteva insieme i “terzieri” di Castellina, Gaiole e Radda, come produttori di sangiovese.
Far partire il percorso di scoperta di vigneti e di territorio dal comune di Castellina in Chianti potrebbe essere una buona idea.
Una delle aziende storiche del comune di Castellina è Rocca delle Macìe della famiglia Zingarelli, qui attiva da oltre quaranta anni.
I vigneti delle tenute di proprietà di famiglia – Le Macìe, Sant’Alfonso, Riserva di Fizzano e Le Tavolelle – sono dislocati in diversi areali del comune e possono quindi offrire una buona testimonianza sulla attualità vitivinicola della zona.
A corredo di un giro nei vigneti, da pianificare con la disponibilità dello staff Rocca, potete approfittare per visitare le cantine di produzione, un percorso che dalla cantina “vecchia” -la prima cantina utilizzata dal fondatore Italo Zingarelli ricavata recuperando i locali delle vecchie stalle del borgo delle Macìe- vi condurrà poi attraverso i locali più moderni che ospitano l’area di vinificazione, lo stoccaggio dei vini e la maturazione in botti e barrique di rovere nella bottaia (70 botti e circa 400 barrique dove sosta la quasi totalità dei vini aziendali dal Chianti Classico annata, alla Riserva fino ai Chianti Classico Gran Selezione).
Per quanto riguarda l’assaggio dei vini non avrete che l’imbarazzo della scelta tra più di una proposta di percorso di degustazione.
Date qui una sbirciatina, avete quattro possibilità per apprezzare in pieno la grandezza vitivinicola che può venire fuori dal territorio di Castellina in Chianti:
Visite e degustazioni a Rocca delle Macìe
Giornalista, Sommelier, ha lavorato al Gambero Rosso per oltre 10 anni come giornalista, degustatrice per la Guida ai Vini d’Italia, autore e regista dei servizi televisivi per il Gambero Rosso Channel, autore di libri su vino, cucina e turismo. Ha partecipato al progetto di rilancio del brand Franciacorta e nel 2006 ha fondato Vinotype, un’agenzia di comunicazione specializzata per le Aziende vitivinicole. Nel 2010 ha lanciato il magazine on line Vinotype.it.