Paolo Stramacci, Presidente del Consorzio Tutela Denominazioni Vini Frascati ha iniziato il suo mandato, all’insegna dei cambiamenti. Lui stesso ha spesso sottolineato nelle sue prime uscite ufficiali che “sarà un periodo di rilancio in collaborazione tra produttori, Consorzio e istituzioni che porterà avanti alcune iniziative molto importanti per la crescita del Sistema Frascati”.
Questo rinnovamento, tra le altre cose, è partito anche da un primo intervento sullo storico marchio, mantenendo i simboli che hanno definito la Denominazione, ma appena alleggerito nei tratti grafici e con l’inserimento del nuovo nome del Consorzio.
Il marchio del Consorzio è costituito da un’aquila ad ali spiegate poggiata su un cartello con la scritta Tusculum, sovrapposto ad una conchiglia con volute sormontate da una corona nobiliare e contenente elementi degli stemmi del comune di Frascati (chiavi incrociate), del comune di Grottaferrata (inferriata) e del comune di Monte Porzio Catone (con il riferimento allo stemma adottato subito dopo la formazione del Regno d’Italia).
I simboli che si scelsero per il marchio del Consorzio sono radicati nel tessuto storico, politico e territoriale della zona in cui vengono prodotti il Frascati Doc, il Frascati Superiore Docg e il Cannellino di Frascati Docg sottoposti a tutela:
- l’aquila ad ali spiegate è la stilizzazione dell’aquila imperiale, emblema dell’Impero Romano, in rappresentanza dell’influenza e dell’importanza storica e attuale della città di Roma nella produzione dei vini Frascati;
- la scritta Tusculum, a memoria dell’antica città latina sui Colli Albani, a est dell’odierna Frascati, [..] il cui abitato si sviluppava su un piccolo altopiano ai piedi del Monte Tuscolo, sul quale si vedono ancora avanzi delle mura, del teatro (1° sec. a.C.), dell’anfiteatro (2° sec. d.C.), e le imponenti costruzioni di un santuario (detto villa di Tiberio)[..]*;
- le chiavi incrociate a ricordo dello stemma del comune di Frascati, blasonato d’azzurro a due chiavi passanti in decusse, sormontate dalla scritta SPQT (Senatus Populusque Tusculum) e congiunte da un laccio rosso
- l’inferriata (o ferrata) a ricordo dello stemma del comune di Grottaferrata, blasonato d’argento, con ferrata nera, formata da quattro ferri verticali e cinque orizzontali, con bordatura in filetto rosso
- le viti intrecciate al pino a ricordo dell’antico albero di “Villa del Pio”, che per un periodo ha figurato nell’emblema municipale (fonte Dott. Roberto Ingretolli)
Giornalista, Sommelier, ha lavorato al Gambero Rosso per oltre 10 anni come giornalista, degustatrice per la Guida ai Vini d’Italia, autore e regista dei servizi televisivi per il Gambero Rosso Channel, autore di libri su vino, cucina e turismo. Ha partecipato al progetto di rilancio del brand Franciacorta e nel 2006 ha fondato Vinotype, un’agenzia di comunicazione specializzata per le Aziende vitivinicole. Nel 2010 ha lanciato il magazine on line Vinotype.it.