Fioranello Bianco 2017 di Tenuta di Fiorano – Lazio
Denominazione: Igt Lazio Bianco
Vitigni: viognier e grechetto
Gradazione alcolica: 13,5%
Numero di bottiglie prodotte: 7.000
Tipologia del terreno: pozzolanico di origine vulcanica
Altitudine: 130 metri sul livello del mare
Età delle vigne: 19 anni
Esposizione delle vigne: nord ovest – sud est
Sistema di allevamento: controspalliera
Potatura: guyot
Sesto d’impianto: 2,70X1
Numero ceppi per ettaro: 3.700
Resa per ettaro: 8.000 kg
Resa uva per pianta: 1,8 – 2 kg
Conduzione agronomica: terreni agricoli a conduzione biologica
Selezione delle uve: preselezione primaverile con diradamento dei germogli, con successiva selezione dei grappoli al momento dell’invaiatura, che ha lasciato 9 – 10 grappoli per ceppo. Ulteriore cernita delle uve al momento della raccolta
Epoca di vendemmia: seconda decade di settembre
Vinificazione: le uve intere, raccolte manualmente in cassette da 15 kg, sono sottoposte a diraspatura a bassa frequenza e pigiatura soffice. Segue sgrontatura del mosto con presse pneumatiche. Successivamente alla decantazione statica il mosto viene fatto fermentare in in serbatoi di acciaio, con controllo della temperatura costante a 15°C nei quali matura per 6 mesi (4 sulle fecce fini). Il vino resta ad affinare in vetro per altri 2 mesi prima della commercializzazione
Prima annata prodotta: il primo imbottigliamento è del 2007; il vino è stato concepito da Alessandrojacopo Boncompagni Ludovisi, insieme a Lorenzo Costantini, tecnico affermato in zona, esperto agronomo e conoscitore delle vigne del comprensorio romano
Curiosità: La linea Fioranello prende il nome dalla strada di accesso alla Tenuta, traversa della più conosciuta Appia Antica, nel comune di Roma all’altezza di Ciampino. Il nobile blasone delle famiglie Boncompagni e Ludovisi campeggia in etichetta: il drago dei Boncompagni e le tre bande, solitamente dorate, dei Ludovisi.
Caratteristiche: La veste più giovane e fresca che si voleva imprimere in questo “second vin” è agevolata dalla vinificazione in acciaio. Un vino d’ingresso che ha come punti di forza l’immediatezza e la generosità aromatica del viognier, soprattutto, e del grechetto, senza rinunciare alla piccola testimonianza del territorio che porta nel suo dna: una traccia salina e spontanea, che fa capolino al naso e al gusto, a denunciarne la provenienza.
Giornalista, Sommelier, ha lavorato al Gambero Rosso per oltre 10 anni come giornalista, degustatrice per la Guida ai Vini d’Italia, autore e regista dei servizi televisivi per il Gambero Rosso Channel, autore di libri su vino, cucina e turismo. Ha partecipato al progetto di rilancio del brand Franciacorta e nel 2006 ha fondato Vinotype, un’agenzia di comunicazione specializzata per le Aziende vitivinicole. Nel 2010 ha lanciato il magazine on line Vinotype.it.