Tempo di vendemmia, tempo di cantina a San Gimignano e a Montalcino per Arianna Fioravanti

Siamo nel periodo dell’anno in cui per una azienda vitivinicola i locali della cantina diventano il cuore pulsante di tutte le attività quotidiane, dopo un’estate passata in preparazione della vendemmia con le ultime attenzioni alla vigna e qualche rito propiziatorio affinché le condizioni climatiche siano favorevoli. Avere una cantina ben strutturata per le lavorazioni delle masse di mosto e vino, e le successive maturazioni, è uno dei fattori fondamentali per ottenere vini di elevata qualità.

Nell’azienda toscana Palagetto di Arianna Fioravanti la fase produttiva è affidata a tre cantine: la cantina di San Gimignano, in località Racciano, in cui viene svolto il 90% del lavoro annuale;
la cantina a Montalcino dove si producono il Rosso di Montalcino, il Brunello di Montalcino e nelle migliori annate anche la Riserva per il Brunello;
la Vinsantaia, situata in località San Biagio a San Gimignano, molto vicina a Villa Arnilù.

La nuova cantina di San Gimignano è considerata il cuore dell’azienda Palagetto. Si trova sulla strada provinciale diretta a Castel San Gimignano, a circa un chilometro e mezzo dal centro storico.
È attiva dal 2003, anno nel quale sono terminati i lavori per la sua costruzione e ha sostituito la Cantina Storica, che si trova nella zona di San Biagio, trasformata in seguito in Vinsantaia. La nuova Cantina è stata costruita in posizione strategica a ridosso dei vigneti per consentire la lavorazione immediata delle uve vendemmiate. Ha una architettura studiata per ottimizzare gli spostamenti e una struttura che consente la movimentazione “a caduta” dei mosti e dei vini finiti per preservarli il più possibile dagli stress della lavorazione.
La Cantina è suddivisa in una zona di ricevimento delle uve, due zone di fermentazione, una per i vini bianchi, che avviene soprattutto in vasi in acciaio inox, e una per i vini rossi nella quale vengono utilizzati i vasi vinari in cemento e i fermentini muniti di pale centrali. Tutto è termocondizionato.
Tra i continui investimenti per mantenere la Cantina sempre al massimo dell’efficienza, dalla vendemmia 2017 l’azienda si è munita di un “Ganimede”, un fermentino in acciaio inox di nuova generazione.
Un’ala della Cantina è riservata ai legni sia grandi che piccoli: due grandi barricaie con 300 barrique di vari passaggi, per la maggior parte di legno francese, oltre ad una piccola parte di legno americano, nelle quali evolvono sia i vini rossi della gamma aziendale sia, per quanto riguarda i vini bianchi, le Riserve di Vernaccia di San Gimignano e alcune particolari Selezioni come la Vernaccia di San Gimignano Docg Santa Chiara, la Vernaccia di San Gimignano Docg Ventanni della Linea Vini Arianna, l’Igt Toscana Bianco I’Niccolò sempre della Linea Vini Arianna.
Segue la catena di imbottigliamento e un’area dedicata all’affinamento in vetro.
Una Cantina così strutturata consente di avere il pieno controllo di tutta la gestione della fase produttiva con la personalizzazione di ogni singolo vino.
Fa parte della Cantina anche una accogliente sala dove sono ospitati i visitatori che vogliono degustare i vini prodotti dall’azienda e conoscere le persone che ci lavorano.

Quando, nel 2003, la Palagetto ha costruito la sua moderna e funzionale Cantina a San Gimignano, i locali della Cantina Storica a San Biagio sono stati adibiti a Vinsantaia. Qui vengono conservati i caratelli nei quali evolve il vino che andrà a produrre il Vin Santo del Chianti Doc. Il Vin Santo non viene prodotto ogni anno, ma solamente in annate particolarmente favorevoli ad una produzione di qualità e conforme alla tradizione
del territorio.

Per la produzione dei vini del marchio Bellarina a Montalcino, invece, Arianna Fioravanti gestisce una cantina nella frazione di Castelnuovo dell’Abate vicino il corpo dei cinque ettari di terreno rivendicati a Brunello di Montalcino.
La cantina è provvista di tini in acciaio inox per la fermentazione delle uve e di una
barricaia. Al suo interno è presente anche una piccola linea di imbottigliamento. Come per le Tenute di San Gimignano, anche a Montalcino l’azienda vinifica solo uve provenienti dai terreni di proprietà.
Come da disciplinare di produzione è necessario che i prodotti affinino per un periodo di tempo in bottiglia, per cui dopo l’imbottigliamento, le bottiglie vengono conservate per il tempo necessario a Montalcino prima di essere commercializzate.

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Giornalista, Sommelier, ha lavorato al Gambero Rosso per oltre 10 anni come giornalista, degustatrice per la Guida ai Vini d’Italia, autore e regista dei servizi televisivi per il Gambero Rosso Channel, autore di libri su vino, cucina e turismo. Ha partecipato al progetto di rilancio del brand Franciacorta e nel 2006 ha fondato Vinotype, un’agenzia di comunicazione specializzata per le Aziende vitivinicole. Nel 2010 ha lanciato il magazine on line Vinotype.it.

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