Esce il nuovo packaging del Nobile firmato Salcheto all’insegna della sua impronta sostenibile, con una nuova bottiglia leggera che per la prima volta scende sotto la soglia dei 400 grammi: la “Bordolese Salcheto”.Quella del vetro leggero è una vera e propria missione per Salcheto, che grazie alla partnership con Verallia Italia, presenta al mercato il nuovo contenitore customizzato.
Un impegno consolidato quello di Verallia per la tutela dell’ambiente che l’ha vista spendersi in questo progetto, tentando traguardi mai pensati prima e che saranno la forza dei futuri sviluppi della filiera. La stessa passione che guida un altro grande player del packaging che ha prestato la propria esperienza a questa iniziativa, Enoplastic, parte del gruppo Crealis, che ha messo a disposizione una capsula in PET+. L’unico materiale, oggi disponibile sul mercato con il 20% di contenuto riciclato, ed interamente riciclabile anche grazie ad un sistema di apertura facilitato che ne permette la completa rimozione dal vetro.
Il mondo del vino incontra l’arte. Il Maestro Gianluigi Toccafondo firma l’animazione per il lancio dedicato al nuovo packaging di Salcheto, tutto all’insegna della sostenibilità e del bello.
Dall’amicizia dell’artista con il winemaker della cantina Michele Manelli e con il visual artist e sound maker Marco Molinelli, co-autori del design e del marketing aziendali, è nata la voglia di dedicarvi un corto che rendesse omaggio a questo progetto nel modo migliore: con un’animazione onirica, che celebri la gioia del degustare e condividere un Vino Nobile di Salcheto, buono e sostenibile.
“Un racconto per nulla scontato quello che ci ha donato il Maestro Gianluigi Toccafondo, fondendo quegli elementi più tipicamente oggettivi che lo caratterizzano in un video esperienziale carico di emozioni e che si conclude con una bottiglia così leggera da volare via”, racconta Michele Manelli.
ABOUT
Gianluigi Toccafondo è un artista, animatore e illustratore sammarinese, classe 1965, noto negli ambienti nazionali ed internazionali del Cinema e della Televisione, dove ha anche trascorsi da regista e dove ha firmato importanti progetti, tra cui la sigla del Robin Hood di Ridley Scott, della 56° Mostra del Cinema di Venezia e le pubblicità di Sambuca Molinari e Fandango.
Salcheto: una storia di Sangiovese, di Vino Nobile di Montepulciano, a due passi dal centro storico di Montepulciano (provincia di Siena, Toscana). Il nome deriva dal ‘Salco’, che in antico toscano è il Salice, un albero storicamente importante nei territori vitivinicoli perché coi suoi rami (il “vinco”) si legavano le viti. Salcheto è anche il nome del ruscello che nasce ai piedi di Montepulciano e traccia il confine dell’azienda. Il Salice è oggi il simbolo del logo di Salcheto. Il progetto nasce nel 1984 come classica fattoria multi-colturale, fino a divenire oggi, dopo quasi 40 anni di storia vitivinicola, un caposaldo della qualità enoica italiana. Nel 1997 approda a Montepulciano Michele Manelli, attuale winemaker, il quale impronta l’azienda sul Sangiovese, la sostenibilità e su vini di alta qualità. Salcheto nel corso degli anni, si evolve infatti dalla classica azienda agricola locale alla cantina innovativa di alta qualità che è oggi. Salcheto produce vini neo-naturali: significa aver saputo sfruttare la capacità tecnica di fare vini moderni e portare il tutto nella direzione di produrre vini senza alcuna aggiunta, nemmeno di solfiti o lieviti selezionati.
Salcheto è un’azienda “responsabile”, concretamente dedicata alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente senza mai perdere di vista il suo scopo principale: produrre buoni vini. La cantina stessa riesce a creare l’energia di cui ha bisogno per funzionare, ed è totalmente autonoma: idealmente il 54% dell’energia proviene dai risparmi energetici, il 29% dall’uso delle biomasse prodotte in azienda, il 15% è di origine geotermica – grazie a un sistema di sonde che corre sottoterra a bassa profondità per oltre 2.000 metri – e il 2% dell’energia proviene dal fotovoltaico. Lo stesso vale per l’illuminazione interna della cantina, basata su un sistema di canali, lenti e specchi che consente di avere luce naturale anche nelle zone più buie durante il giorno. Le tecniche di risparmio energetico sono anche altre: la cantina è termicamente isolata grazie alla presenza di un giardino verticale e di sistemi di irrigazione del tetto, al punto che in estate non c’è bisogno di utilizzare l’aria condizionata per tenere la temperatura sotto controllo. Oltre ad essere la prima cantina off-gridable in Europa, Salcheto è stata anche la prima ad aver certificato l’impronta di carbonio di una bottiglia di vino (secondo lo standard ISO 14064, nel 2010). Da oltre 10 anni, dal primo calcolo dell’impronta di carbonio i risparmi in termini di emissioni sono di circa il 40%, con oltre 3,7 milioni di kg di CO2eq evitati. Ma sono innumerevoli anche gli impegni in ambito sociale, con azioni rivolte al territorio, ai giovani e nella gestione del proprio capitale umano.
Salcheto è aperta alle visite in cantina ed è pensata per far vivere ai propri ospiti un’esperienza a 360 gradi, con la Winehouse e il ristornate Indigeno, fresco di apertura.
SALCHETO WINEHOUSE è la nuova vita del casolare del 1200 che si trova al centro della tenuta vinicola. Un tempo torre di posta di una delle vallate di accesso a Montepulciano, gode di incredibili vedute che dal borgo antico si aprono fino ai “chiari” della Valdichiana ritratti nel “volo d’uccello” di Leonardo Da Vinci. Per secoli questo podere è stato poi il centro della vita delle famiglie contadine che hanno lavorato e vissuto queste terre, fino ad accogliere proprio in quelle stanze, negli anni ’90, la prima cantina dell’azienda. Oggi il casolare accoglie 6 stanze ed un salone con cucina, arredati da Elisa Cavani di Manoteca.
Il soggiorno qui da Salcheto può regalare altre esperienze: corsi di cucina e foraging, wine tasting (anche da bendati), percorsi in bici elettrica tra le colline o una passeggiata attrezzata nella tenuta che diventa un piccolo museo a cielo aperto.
INDIGENO – CUCINA TERRESTRE è il nuovo ristornate in cantina aperto nel 2022. Un nuovo format ristorativo dal nome che è tutto un programma. Territorio (in senso ampio, terrestre), Sostenibilità, Condivisione, Divertimento e Creatività sono le parole chiave del progetto. In cucina la consulenza di Paolo Parisi. Non un semplice ristorante, ma un vero e proprio laboratorio aperto, dove anche il cliente diventa parte del team, contribuendo al perfezionamento del progetto gastronomico. I focus sono: l’orto e il foraging; la carne da cacciagione e da allevamento da cortile; il lago; il fritto; i salumi e i formaggi.
Via di Villa Bianca, 15
53045 Montepulciano (SI) – Italy T 0578 799031
info@salcheto.it
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