Sobi 2019 Bentu Luna

Il Mandrolisai è una sorta di Shangri-La, il luogo fantastico immaginato tra le montagne himalayane dallo scrittore inglese James Hilton in Orizzonte perduto (Sellerio editore). Anche qui sembra che il tempo si sia fermato, i paesaggi restano incontaminati e la vita si svolge tranquillamente. Le similitudini, però, si fermano qui perché questa antica regione sarda è un posto molto reale che si può visitare e anche assaggiare attraverso i suoi grandi vini. Situata esattamente al centro dell’isola è una terra di bellissimi contrasti che degrada con le sue colline granitiche verso sud-ovest, collegando il massiccio del Gennargentu alla grande valle fluviale del Tirso e al golfo di Oristano, ma non ha sbocchi diretti al mare. In occasione delle ricerche effettuate per la candidatura da parte dei comuni di Atzara e di Sorgono dei vigneti del Mandrolisai nel ” Registro nazionale dei paesaggi rurali di interesse storico, delle pratiche agricole e delle conoscenze tradizionali”, è stato rilevato che il 68,4per cento del paesaggio presente negli anni Cinquanta è stato perfettamente conservato e la viticoltura, nonostante gli abbandoni e l’età avanzata degli addetti “risulta la coltura agraria a più alta persistenza e maggiore dominanza, e continuando a coinvolgere ampi strati di popolazione, si conferma elemento centrale nella tutela del paesaggio rurale storico” (www.reterurale.it)

Gabriele “Bebe” Moratti

Bentu Luna
E’ in questo contesto che si colloca Bentu Luna, il progetto enologico di Gabriele Moratti, affidato all’ad Gian Matteo Baldi, che si basa sulla valorizzazione dei vecchi vigneti -da un minimo di 35 fino ai 115 anni di età– non solo del Mandrolisai, ponendo al centro il terroir e la cultura che esprime, interpretando, secondo creatività e scienza, una realtà complessa e sfaccettata.

La cantina è nata a Neoneli, in provincia di Oristano mentre l’attività si sviluppa nelle regioni del Barigadu e del Mandrolisai, confinanti con l’ampia area della Barbagia nelle sue diverse declinazioni. “I vigneti sono il frutto di una cultura millenaria rimasta pressoché invariata, fondata sul concetto di non proprietà e di naturale ereditarietà familiare che rischiava di essere abbandonata poiché non creava più reddito –spiega Gian Matteo Baldi– Insieme ai contadini e agli abitanti di Neoneli abbiamo concordato per la gestione condivisa dei vigneti, così da integrare la manodopera e il sapere locale con le nostre competenze tecniche e tecnologiche”.

Questo rispetto per la cultura materiale locale si è tradotto in un protocollo per cui all’interno della vigna sono ammessi solo uomini e animali mentre le macchine sono bandite. La raccolta è manuale così come la pressatura. Ciascuna particella di vigneto è vinificata separatamente all’interno di vasche in cemento crudo di piccole dimensioni per rispettare le specificità di ogni microzona. Tutti i vini sono a fermentazione spontanea con pied de cuve (starter della fermentazione). L’enologa di Samugheo, Emanuela Flore, è affiancata dall’agronomo Giovanni Bigot e da altri consulenti in forza all’altra proprietà Moratti, il Castello di Cigognola in Oltrepò Pavese, tra cui l’enologo Beppe Caviola come responsabile dei blend.

Sobi 2019
E’ un Rosso di Sardegna, prodotto da un vigneto allevato ad alberello nel comune di Neoneli con presenza di uve Bovale sardo (25%), Cannonau (35%), Pascale, Cagnulari, Carignano, Barbera ( 35%), Monica (5%).

La raccolta avviene la prima decade di ottobre. Dopo una lenta e accurata diraspatura del grappolo prende avvio la fermentazione con piede spontaneo in vasche di cemento da 20hl. La fermentazione dura circa tre settimane, con leggere follature manuali a conclusione della seconda. L’affinamento è di otto mesi in barrique di rovere di secondo passaggio, durante il quale si effettuano leggeri bâtonnage e si svolge la fermentazione malolattica. Il vino è stato imbottigliato a settembre 2020. I tappi utilizzati provengono da sughero del Mandrolisai. Dall’annata 2020 il vino sarà classificato come Igt Isola dei Nuraghi.

La degustazione
Ha colore rubino netto e profumi intensi e complessi dove i frutti rossi si alternano allo speziato/aromatico della macchia mediterranea, mirto in primis. Ha una ricchezza olfattiva molto nitida, davvero ricca, molto particolare e lungamente persistente. In bocca ha una consistenza e un volume di grande impatto: le sensazioni esplodono in un insieme di freschezza e di speziato che durano lungamente grazie ad una bevibilità perfetta. Sono sapori che esistono solo nei vini che nascono con blend di uve già nel vigneto e con gli anni raggiungono un equilibrio e una perfezione da renderli unici.

Produzione: 8500 bottiglie
Prezzo: Euro 35,00
Punteggio: 93/100

Bentu Luna
via Meriaga, 1 Neoneli (OR)
Tel: +39 0385 284263
www.bentuluna.it
info@bentuluna.it

Note
Visitare il Barigadu e il Mandrolisai è un’esperienza da non perdere assolutamente, principio che del resto vale per tutta la Sardegna dell’interno a partire dalla Barbagia. I paesaggi sono maestosi e il contatto con la terra è così forte da lasciare sensazioni difficili da trovare altrove. Almeno chi scrive, la pensa così. Un’escursione all’area archeologica di Nolza (Comune di Meana Sardo) per visitare il nuraghe sul rilievo più alto (739 metri s.l.m.) è immergersi nella storia della Sardegna e spaziare su un panorama a perdita d’occhio di grande impatto emotivo (Coop. Ortuabìs-Visite da martedì alla domenica ore 10.00 sino a tramonto- tel 0784 64183 oppure 331 1092120). Altamente consigliabile una visita al Caseifitziu Agrìculu Mandrolisai di Gerolamo Sanna ( loc. Su Pranu de su Lacu a Samugheo- tel 349 2546372). L’azienda trasforma il latte del proprio gregge di 148 pecore. Lavora solo latte crudo da pascoli autoctoni nelle campagne di Samugheo. Formaggi freschi e stagionati che più volte hanno conquistato riconoscimenti dell’Italian Cheese Awards tra cui il Casu de Oro, aromatizzato allo zafferano. Da assaggiare le pietanze dell’Agriturismo da Lino ( Loc. Is Craviones a Samugheo- tel. 389 1528486 o 320 770694), basate su prodotti e carni locali saporitissime, magistralmente preparate con uso sapiente e antico del fuoco nel forno di famiglia. Per riposare vale la pena di arrivare a Paulilatino (OR) in Via Roma, 1 per Bisos (tel 0785 851998 o 349 6892197) Si tratta di una struttura interamente ecosostenibile, ricca di storia e con una grande cura dei dettagli (www.bisos.it). Per i sogni non c’è bisogno di andare lontano.

di Andrea Gabbrielli

 

 

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Romano, giornalista e scrittore, dal 1989 è stato caporedattore della guida Vini d’Italia e dal 1992 caposervizio del mensile Gambero Rosso. Dal 1996 è libero professionista. Vincitore di vari premi giornalistici nazionali e internazionali, autore di libri e trasmissioni televisive, è giurato nei concorsi internazionali Mondial de Bruxelles e Mundus Vini.

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