Bertani, una storia di stile/di Andrea Gabbrielli

L’azienda, fondata nel 1857 dai fratelli Giovan Battista e Gaetano Bertani, due intraprendenti e moderni imprenditori, sin da prima dell’Unità d’Italia (1861) è stata un punto di riferimento sia per la Valpolicella  che per il comparto vinicolo nazionale.

Nella storica cantina di Grezzana sono state sperimentate tecniche innovative, enologiche e viticole (alta densità di coltivazione della vite “Guyot”), ma soprattutto sin dagli inizi, i fratelli hanno puntato sull’imbottigliamento del vino da commercializzare, per dare valore aggiunto alla produzione d’eccellenza della Valpolicella. Alla fine dell’Ottocento e per molti decenni del Novecento non c’è stata lista dei vini, in Italia o all’estero, dove non fosse presente una bottiglia Bertani in carta.

Nel 1953, con l’acquisizione di Tenuta Novare in Valpolicella Classica, la famiglia Bertani crea le condizioni per la nascita dell’Amarone, il vino destinato a diventare il simbolo del territorio, la cui prima annata risale al 1958.

Successivamente, nel 2013, Bertani (il marchio, la cantina, i vigneti, buona parte della tenuta di Novare, ecc.) viene acquisita dalla Angelini Holding, il marchio farmaceutico che da oltre 20 anni investe nel mondo del vino italiano. Attualmente l’intero gruppo di aziende vinicole Angelini situate in varie regioni (Friuli, Veneto, Toscana, Marche ) ha assunto la denominazione Bertani Domains, alla cui guida è stato posto, dall’inizio del 2020, il  Presidente e Amministratore delegato Ettore Nicoletto, affiancato da Andrea Lonardi in qualità di Direttore operativo.

Oggi in Valpolicella le attività (200 ettari vitati) si svolgono nelle due cantine storiche, quella di Grezzana, dove si svolgono le attività di vinificazione, imbottigliamento e di spedizione, e la Tenuta Novare nel cuore della Valpolicella Classica, culla di grandi rossi come l’Amarone e il Valpolicella Classico Superiore.

La Valpolicella e la Valpantena
Se la Valpolicella è il punto d’incontro tra l’aria calda del Lago di Garda e quella fredda dei Monti Lessini, la diversità dal punto di vista geologico consente una grande differenziazione nei vini dovuta ai suoli basaltici, alle brecce marine, ai calcarei misti ad argilla e ai calcarei rossi e bianchi.  Il paesaggio è composto da un ventaglio di vallate che partono dai Monti Lessini e che scendono fino alla pianura veronese. La Valpantena è una valle prealpina – situata a nord-est di Verona – che occupa la parte centrale dei Monti Lessini ed era conosciuta sin dall’antichità per la sua fertilità. E’ una superba distesa di terreni marno-calcarei, contenenti grandi quantità di ferro.

La Tenuta di Novare
Si tratta di un anfiteatro naturale posto in una vallata situata ai margini dell’abitato di Arbizzano di Negrar  dove i vigneti si alternano ai boschi e alla natura rigogliosa. Novare ha un grande interesse geologico e idrologico sia per le sette sorgenti d’acqua perenni che in epoca romana servivano ad alimentare l’acquedotto di Verona sia per i giacimenti ferrosi di cui sono rimasti i cunicoli delle miniere. La prima produzione vinicola risale all’epoca romana mentre l’esistenza di una cantina è testimoniata già nel X° secolo d.C. L’appellativo “Amarone” riferito al vino tipico della Valpolicella venne successivamente coniato proprio qui nel 1936 quando si mise appunto il metodo di fermentazione delle uve appassite per produrre questo pregiato vino secco.

Amarone della Valpolicella Classico 2012 Bertani
E’ ottenuto da uve corvina veronese (80%) e uve rondinella (20%) allevate in Valpolicella Classica, nella Tenuta Novare ad Arbizzano di Negrar, su terreni calcarei e basaltici con una densità 5000 ceppi/ha. La resa produttiva è 100 q.li/ha di cui solo il 30% vengono messe in fruttaio tradizionale, per 120 giorni, senza controllo delle temperature e dell’umidità. L’uva appassita sulle arèle (graticci), viene pigiata nei primi giorni di gennaio. Successivamente la maturazione del vino avviene per 7 anni in botti di rovere di Slavonia da 50 – 100 ettolitri e 1 anno di affinamento in bottiglia.

La degustazione
Ha colore rubino intenso con lievi sfumature granata, e profumi intensi di confettura, prugna secca, marasca, liquirizia su un sfondo di spezie, assai intrigante per volume e persistenza. In bocca prevalgono le note di piccola frutta rossa, molto equilibrate con l’acidità e il tannino. Struttura importante, armonica. In questo Amarone non c’è nulla di esagerato o di eccessivamente concentrato ma è un grande vino da bere in qualsiasi occasione.

Punteggio: 95/100
Prezzo: Euro 90,00

Cantine Bertani
Via Asiago, 1
37023 Grezzana (VR) – Italia
Tel. +39 045 8658461
www.bertani.net/it/
bertani@bertani.net

Note a parte
La degustazione si è svolta lo scorso 30/9/2021 in una sala ricavata nella chiesetta sconsacrata  immersa nel vigneto di Ognissanti presso la Tenuta di Novare. Insieme alla vendemmia 2012 sono state assaggiate le annate: 1967, straordinariamente vibrante come solo un grandissimo vino può essere (100/100); 1975, un altro grande ed eccezionale Amarone (98/100); a seguire 1981 con ricordi di Madeira (90/100); 1998 di grande eleganza e compostezza (98/100); 2001, nuovamente tanta finezza ed equilibrio (96/100).  “L’Amarone della Valpolicella Classico Bertani è un vino esagerato. Ma senza esagerare”, la descrizione di Ernesto Barbero, enologo dal 1959 al 1989 dell’azienda, definisce uno stile che ha fatto scuola. Ciò non toglie che sia  anche uno spartiacque tra diversi modi di concepire l’Amarone.

Andrea Gabbrielli

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Romano, giornalista e scrittore, dal 1989 è stato caporedattore della guida Vini d’Italia e dal 1992 caposervizio del mensile Gambero Rosso. Dal 1996 è libero professionista. Vincitore di vari premi giornalistici nazionali e internazionali, autore di libri e trasmissioni televisive, è giurato nei concorsi internazionali Mondial de Bruxelles e Mundus Vini.

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