Una famiglia, il suo vino, e un pezzo di storia

Argilla Pietra Aria Radici –
Di vita, di cinema, di Chianti Classico. Un’incredibile storia vera Famiglia Zingarelli
Giunti Editore
240 pagg

Sarebbe molto riduttivo considerare “Argilla Pietra Aria Radici” un libro come tanti altri che raccontano, in stile agiografico, le vicende di un’azienda vinicola dalla fondazione sino ai giorni nostri. Infatti, attraverso le vicissitudini e i racconti della famiglia Zingarelli e di Italo in primis, che nel 1973 fondò Rocca delle Macìe, si passa in rassegna un bel pezzo di storia italiana recente e i grandi cambiamenti (economici, culturali, di costume, ecc.) che hanno profondamente modificato la nostra società negli ultimi lustri.
Italo Zingarelli, d’altra parte, è stato un personaggio poliedrico che ha attraversato la rinascita italiana nel dopoguerra interpretando vari ruoli: nella sua vita è stato pugile, attore, produttore, sceneggiatore, regista cinematografico di successo nonché imprenditore vinicolo. Creatore della notissima serie “Trinità” con Bud Spencer e Terence Hill, sulla scia del fenomeno “spaghetti western” s’inventa la variante “fagioli” improntata non sui killers spietati e relative montagne di cadaveri bensì sulla leggerezza, sulla bonomia dei personaggi e sugli sganassoni. Insomma i fagioli western girati sui Monti Simbruini furono un grande successo che raccolse, e continua a raccogliere, consensi tra le famiglie italiane.

Italo Zingarelli (1930-2000), cinema a parte, era anche un grande appassionato di vino e di campagna, e appena ebbe l’occasione nel 1973 comprò a Castellina in Chianti, un’azienda vinicola semi abbandonata, Rocca delle Macìe, tuttora una delle più importanti della regione. “Quando 50 anni fa nostro padre, Italo, scoprì questo angolo del Chianti Classico – racconta Sergio-  fu un vero e proprio amore a prima vista. Dobbiamo moltissimo a lui, che grazie al successo ottenuto nel mondo del cinema poté acquistare i primi 70 ettari e il Borgo, che da allora è stato rinominato ‘Rocca delle Macìe’, avviando così le prime produzioni di vino Chianti Classico”. La storia della famiglia Zingarelli se sino ad allora aveva avuto come scenario Roma e Cinecittà adesso con Rocca delle Macìe nel Chianti Classico, ha un nuovo inizio.
Il libro ricchissimo di documenti fotografici alterna immagini familiari a foto di repertorio dei film, agli scorci di Rocca degli inizi sino a quella attuale. Testimonianze inedite di Laura Spano, la moglie di Italo e madre di Fabio, Sandra, e di Sergio, a cui è toccato il compito di guidare l’azienda dopo la scomparsa del padre, la considera “una storia che parla dell’Italia del dopoguerra, della voglia di riscatto di un popolo intero”.

Per festeggiare il traguardo dei primi 50 anni dalla fondazione è cambiata anche l’immagine aziendale. La Famiglia Zingarelli, grazie anche al lavoro congiunto con Officina Grafica, si è trasformata in un “marchio” che incarna lo spirito autentico di Rocca delle Macìe e di tutti i suoi vini prodotti nelle diverse tenute nel Chianti Classico. Inoltre per valorizzare il lavoro di squadra – è sempre stato uno dei caposaldi del lavoro a Rocca- è stato prodotto il Chianti Classico Gran Selezione 2020 Edizione Limitata, con una etichetta che porta i nomi di tutti quelli che hanno contribuito alla crescita di Rocca delle Macìe dalla fondazione sino ad ora. Oggi l’azienda, presieduta da Sergio Zingarelli, vede già sul campo suo figlio Andrea, con la responsabilità della campagna e cantina, sua figlia Giulia, occupata nell’ospitalità, e suo nipote Fabio, punto di riferimento nella gestione e nell’amministrazione nonché impegnato sui mercati del Far East. ” La nostra riconoscibilità e la nostra reputazione – dice Sergio Zingarelli- sono ormai arrivate dove ci eravamo immaginati anni prima, con apparente semplicità ma con progettuale determinazione. Adesso dobbiamo solo imparare a “voltarci avanti “. Argilla Pietra Aria Radici è un libro da leggere perché aiuta capire il nostro Paese, attraverso il cinema e il Chianti Classico. Buona lettura.

Andrea Gabbrielli

 

Print Friendly, PDF & Email
+ posts

Romano, giornalista e scrittore, dal 1989 è stato caporedattore della guida Vini d’Italia e dal 1992 caposervizio del mensile Gambero Rosso. Dal 1996 è libero professionista. Vincitore di vari premi giornalistici nazionali e internazionali, autore di libri e trasmissioni televisive, è giurato nei concorsi internazionali Mondial de Bruxelles e Mundus Vini.

Previous articleVendemmia 2023 – Si parte anche in Alto Adige
Next articleIl 2 e il 3 settembre a Pompei il Convivium sull’antichità della “vitae” e del vino