Assovini, il primo lustro

Assovini Sicilia, l’associazione delle aziende vinicole siciliane fondata da Diego Planeta, Giacomo Rallo e Lucio Tasca, festeggia i primi 25 anni dalla fondazione (1998).
La presidente Mariangela Cambria, ha ricordato l’anniversario affermando che “Dopo 25 anni, Assovini ha vinto la sua sfida: la Sicilia del vino è una Sicilia contemporanea, dinamica, moderna, capace di raccontare e raccontarsi attraverso il vino come parte di uno straordinario mosaico di territori”.
L’evento, svolto a Roma presso Palazzo Grazioli, la rinnovata sede dell’Associazione Stampa Estera, è stata l’occasione per presentare una ricerca intitolata “Cultivating the future. La Sicilia del vino si racconta”, curata dalle docenti Tindara Abbate e Alessandra Costa del Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Messina. Lo studio ha coinvolto 80 delle 101  cantine 
attualmente associate che hanno risposto ad un questionario su varie tematiche quali la produzione, l’export, la trasformazione digitale, la transizione generazionale, l’enoturismo e la biodiversità.

Secondo i dati del report, sono 47,6 milioni le bottiglie prodotte nel 2023 dalle ottanta cantine che hanno risposto al sondaggio: l’83% produce vini DOC, mentre risulta significativa la percentuale degli associati che nel 2023 ha prodotto spumanti (55.6%).

Nell’isola dalla straordinaria ricchezza ampelografica – oltre 70 le varietà autoctone – spicca l’interesse verso i vitigni reliquia di Lucignola e Vitrarolo, ed alcune uve di interesse storico locale, quali il Corinto Nero, l’Albanello, la Nocera ed il Vermentino.

Il 22% delle aziende partecipa a progetti di sperimentazione sui vigneti e il 20 % delle imprese ha attivato dei progetti con enti di ricerca mentre il 65% ha investito nell’impiego delle fonti energetiche rinnovabili; il 56.5 % delle imprese ha già acquisito delle certificazioni di sostenibilità e il 76.1% delle imprese ha già ottenuto una certificazione biologica.

L’impegno di Assovini Sicilia a supporto della sostenibilità è confermato dalla partecipazione alla Fondazione SOStain Sicilia, un programma per la vitivinicoltura, promosso dal Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia e da Assovini Sicilia, allo scopo di certificare la sostenibilità del settore vitivinicolo regionale.

Inoltre l’89 % delle imprese vitivinicole ha dichiarato di avere introdotto delle innovazioni di processo e di prodotto, di mercato, di organizzazione e di approvvigionamento.

Le aziende puntano sull’enoturismo e in particolare sulle esperienze in cantina e sul coinvolgimento del territorio, assegnando al turismo enoculturale il ruolo di ambasciatore della Sicilia nel mondo. Non a caso l’84 % delle imprese che ha già implementato i servizi enoturistici.

Infine nel 95% delle aziende vitivinicole di Assovini Sicilia, i membri della famiglia sono direttamente coinvolti nella direzione di impresa. In questo quadro di continuità e stabilità, la transizione generazionale all’interno delle aziende familiari è già una realtà: circa il 78% delle aziende ha integrato una nuova generazione nella gestione aziendale.

La presentazione del report “Cultivating the future. La Sicilia del vino si racconta”,  ha dato lo spunto per annunciare una rinnovata partnership tra Assovini Sicilia e l’associazione La Sicilia di Ulisse ( già le Soste) che riunisce hotel di charme, ristoranti e cantine d’eccellenza. “Siamo entusiasti di inaugurare la collaborazione con Assovini, un partner con cui condividiamo la missione di valorizzare il patrimonio della nostra isola. L’enoturismo è per noi un connubio perfetto tra la passione per il vino e la scoperta del territorio. Crediamo che l’unione tra l’alta cucina dei nostri chef e i vini delle cantine associate sia il miglior modo per far conoscere al mondo i gusti, i profumi e gli aromi che rendono la Sicilia una destinazione unica” ha dichiarato Tony Lo Coco, presidente di La Sicilia di Ulisse.

di Andrea Gabbrielli

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Romano, giornalista e scrittore, dal 1989 è stato caporedattore della guida Vini d’Italia e dal 1992 caposervizio del mensile Gambero Rosso. Dal 1996 è libero professionista. Vincitore di vari premi giornalistici nazionali e internazionali, autore di libri e trasmissioni televisive, è giurato nei concorsi internazionali Mondial de Bruxelles e Mundus Vini.

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