Lambrusco dell’Emilia Migliolungo IGP di Emilia Wine/di Andrea Gabbrielli

L’Emilia è una terra generosa vocata alla coltivazione della vite e alla produzione di vini frizzanti dai caratteri molto particolari. Il clima nella zona è particolarmente favorevole: caratterizzato da ideali escursioni termiche e la giusta piovosità tipica di un’area che si posiziona tra il fiume Po’ e l’Appennino Tosco Emiliano. I terreni di pianura, tendenzialmente freschi e argillosi, si prestano alla produzione di Ancellotta e dei Lambruschi. In quelli di collina, più asciutti e soleggiati, si coltivano anche i vitigni a bacca bianca come Spergola, Malvasie e Sauvignon. I 1500 ettari di vigneti del Consorzio Emilia Wine si estendono in un vasto territorio che va dalle pianure di Correggio, San Martino e Rubiera fino ai Colli reggiani di Arceto, Scandiano e Casalgrande.

La Cantina di Arceto

E’ stata costituita ufficialmente nel 1936 grazie all’iniziativa di un piccolo gruppo di viticoltori del comune di Scandiano. Nel corso degli anni ha aumentato la sua produzione e il numero dei suoi soci. Nello stesso tempo ha ampliato le tipologie di vini proposti, tutti provenienti da vigneti di proprietà e posizionati sulle colline e nell’area pedemontana reggiana comprendente i comuni di Scandiano, Casalgrande e Albinea. Nel 2005 è stata costruita una moderna cantina, all’interno della quale oggi si trova anche la sede amministrativa e legale della cantina cooperativa Emilia Wine che dal 2014 unisce le tre storiche cantine del territorio di Reggio Emilia: Cantina di Arceto, Cantina di Correggio e Cantina di Prato di Correggio.

Difesa della biodiversità e valorizzazione delle uve autoctone reggiane

Il Lambrusco Migliolungo è frutto della collaborazione tra la Cantina di Arceto e l’Istituto d’Istruzione Superiore “A. Zanelli” di Reggio Emilia.“Migliolungo” deriva dal nome tradizionale della zona in cui sorgono i vigneti della scuola, appena fuori da Reggio Emilia. Si tratta di un progetto, iniziato nel 2002, con l’obiettivo di valorizzare e salvaguardare una collezione di antichi vitigni non solo reggiani che altrimenti sarebbe andata dispersa. Proprio qui, nell’azienda agraria annessa all’Istituto, si trovano anche i 21 vitigni che vanno a comporre l’originale uvaggio multivarietale da cui si ottiene Lambrusco dell’Emilia Migliolungo Igp.

Una collezione di profumi e di sapori

Ben 10 delle 21 varietà appartengono alla grande famiglia dei Lambruschi: Lambrusco a foglia frastagliata, Lambrusco Barghi, Lambrusco di Sorbara, Lambrusco Grasparossa, Lambrusco Maestri, Lambrusco Marani, Lambrusco Montericco, Lambrusco Oliva, Lambrusco Salamino e Lambrusco Viadanese. Le altre sono sia varietà a bacca nera – Croatina, Fogarina, Fortana, Marzemino, Perla dei Vivi, Sgavetta, Termarina, Uva Tosca e Ancellotta – sia piccole percentuali di uva a bacca bianca, Durella e Scarsafoglia. A volte partecipa nell’uvaggio anche il Malbo Gentile, un altro storico vitigno del territorio, che subentra per compensare l’eventuale discontinuità produttiva di alcune delle 21 cultivar. Le uve in grande parte provengono dal vigneto interno all’Istituto Zanelli ma anche dai vigneti più vocati di alcuni dei soci della Cantina di Arceto.

“Il recupero di antiche varietà è un’attività che consideriamo fondamentale per una cantina come la nostra, fortemente legata alla viticoltura che viene praticata in un territorio – spiega Luca Tognoli, l’enologo dell’azienda– dall’antica vocazione vitivinicola. Ne scaturisce un vino di grande equilibrio e carattere, che vuole essere un ambasciatore del patrimonio di uve autoctone presenti non solo nella provincia di Reggio Emilia”.

La vendemmia e la vinificazione

La vendemmia dei 21 vitigni che compongono il Lambrusco Migliolungo Emilia IGT avviene solitamente a metà settembre. Dopo la diraspa-pigiatura dei grappoli, la macerazione procede per circa 6 giorni, alla quale segue la svinatura, la fermentazione a temperatura controllata in acciaio e la successiva rifermentazione in autoclave.

La degustazione

Ha colore rubino scuro con riflessi violacei e i classici profumi di frutta rossa in cui spicca la mora, la ciliegia matura, i piccoli frutti ma anche la classica nota di violetta, tipica del Lambrusco; leggermente frizzante ha una tannicità delicata e gusto secco, molto fresco grazie ad un’acidità equilibrata. Finale sapido e retrogusto fruttato di buona persistenza. Un eccellente Lambrusco, di grande piacevolezza e bevibilità, ideale in inverno con lo zampone o il cotechino con purè di patate ma anche d’estate (12°C) con un piatto di salumi o del prosciutto. Tutto l’anno con le tagliatelle o con le paste ripiene, cannelloni in primis.

Punteggio 88/100
Euro 9,90

Emilia Wine s.c.a. Via 11 Settembre 2001, 3
42019 Arceto di Scandiano (RE) –
Tel. 0522-989107
www.emiliawine.eu
arceto@emiliawine.eu

di Andrea Gabbrielli

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Romano, giornalista e scrittore, dal 1989 è stato caporedattore della guida Vini d’Italia e dal 1992 caposervizio del mensile Gambero Rosso. Dal 1996 è libero professionista. Vincitore di vari premi giornalistici nazionali e internazionali, autore di libri e trasmissioni televisive, è giurato nei concorsi internazionali Mondial de Bruxelles e Mundus Vini.

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