E’ nata SOStain Sicilia / di Andrea Gabbrielli

Fondazione SOStain
Alberto Tasca, Presidente Fondazione SOStain

La Fondazione SOStain Sicilia per promuovere la viticoltura sostenibile è nata grazie a un accordo tra il Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia e Assovini, l’associazione a cui aderiscono oltre 90 tra le maggiori cantine siciliane.
“Sono assolutamente entusiasta per la nascita della Fondazione SOStain Sicilia –  dice Alberto Tasca, eletto Presidente della Fondazione nonché membro del Cda del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia e di Assovini Sicilia – Il futuro non può più prescindere da una gestione sostenibile dei territori e per questo servono regole chiare e una ricerca strutturata per l’implementazione delle soluzioni migliori”.
La neonata Fondazione avrà come missione il coordinamento della ricerca e il continuo sviluppo del protocollo per la gestione sostenibile delle aziende vitivinicole siciliane. La Sicilia è diventata così la prima regione italiana a sviluppare, in modo unitario e condiviso, un protocollo integrato di sostenibilità.

SOStain adotta un disciplinare – certificabile da un ente terzo e già riconosciuto da molti monopoli del Nord Europa – creato da un comitato scientifico indipendente, partendo dal basso cioè dai fabbisogni dei produttori ed è stato testato per 10 anni da alcune cantine siciliane. Durante questo lasso di tempo il protocollo è stato modificato e adattato per farlo diventare un primo modello unico di sostenibilità nazionale. Ciò prevede uno standard agricolo basato sul protocollo “SQNPI” (Sistema Qualità Nazionale Produzione Integrata) e “VIVA” (Sostenibilità nella Vitivinicoltura in Italia), sviluppato dal Ministero dell’Ambiente. Inoltre sono stati aggiunti dei requisiti minimi, come ad esempio divieto del diserbo, che per SQNPI sarebbe consentito, e tutta una serie di azioni adattate alla realtà siciliana.

Fondazione SOStain SiciliaAntonio Rallo, presidente del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia, nel commentare la nascita della Fondazione, ha detto che: “Sono molto soddisfatto del risultato ottenuto perché la Sicilia ha il vigneto biologico più grande d’Italia, più del 75% della superficie vitata viene coltivata secondo le pratiche di lotta integrata, un’enorme ricchezza varietale, un clima naturalmente vocato alla sostenibilità della produzione. La Fondazione SOStain Sicilia è stata creata proprio con lo scopo di valorizzare questo patrimonio naturale”.

Dello stesso tenore anche le dichiarazioni di Alessio Planeta, presidente di Assovini Sicilia: “La nostra associazione è orgogliosa ed entusiasta per la nascita della Fondazione, che sarà ospitata presso la nuova sede Assovini di Palermo. Il futuro del vino siciliano non può che puntare alla sostenibilità quanto alla crescita: noi desideriamo che sia un autentico modello per la Sicilia intera”.

La  Fondazione SOStain Sicilia è aperta a tutte le aziende vitivinicole del territorio siciliano, siano esse produttrici di vino biologico, biodinamico, naturale, convenzionale o altro. Le pratiche che verranno prese in esame vanno dalla misurazione dei consumi di acqua e dell’impronta carbonica, al controllo del peso della bottiglia, dalla salvaguardia della biodiversità floro-faunistica alla valorizzazione del capitale territoriale, dal risparmio energetico alla salute degli agricoltori e dei consumatori. La Fondazione metterà a disposizione delle aziende un Comitato Scientifico indipendente composto da 5 esperti che servirà da tavolo di confronto permanente tra vignaioli e comunità scientifica, con l’obiettivo di offrire strumenti sempre più chiari e trasparenti per la conduzione sostenibile dell’azienda agricola. L’obiettivo è di promuovere un sistema sempre più virtuoso di praticare vitivinicoltura, basato sui principi della sostenibilità ambientale, economica e sociale, offrendo servizi di assistenza tecnica alle aziende, erogando formazione sulla sostenibilità e rendendo i protocolli applicabili.

Il consiglio direttivo della Fondazione è composto da 5 produttori che rappresentano la complessità del mondo del vino siciliano: la cooperazione sarà rappresentata da Giuseppe Bursi (Cantine Settesoli), le grandi aziende da Letizia Russo (Feudo Arancio), le piccole aziende con orientamento verso un’agricoltura naturale e biodinamica da Arianna Occhipinti e le aziende di famiglia da Alessio Planeta. Presidente del Consiglio direttivo, eletto all’unanimità dai consigli di amministrazione del Consorzio Doc Sicilia e di Assovini, è stato Alberto Tasca d’Almerita, promotore di SOStain in Sicilia.

 

Andrea Gabbrielli, romano, giornalista e scrittore, dal 1989 è stato caporedattore della guida Vini d’Italia e dal 1992 caposervizio del mensile Gambero Rosso. Dal 1996 è libero professionista. Nel 1990 ha vinto il Premio Internazionale Barbi Colombini, nel 2012 il Premio giornalistico Terre del Nero di Troia, nel 2014 il Premio giornalistico Rieti Cuore Piccante, nel 2018 l’Etna Wine Award e il Premio Internazionale Casato Prime Donne, sezione Io e Montalcino. E’ giurato nei concorsi internazionali Mondial de Bruxelles e Mundus Vini. Collabora con le più importanti testate enogastronomiche – tra cui il Gambero Rosso e il settimanale Tre Bicchieri – per cui svolge servizi in Italia e all’estero. Tra le sue pubblicazioni: Pierluigi Talenti – L’altro Brunello (Veronelli editore); Gianni Masciarelli – Un vignaiolo a modo suo (Veronellieditore); Il Vino e il Mare-Guida alla vite difficile delle piccole isole (2011 – Iacobelli Editore).

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Romano, giornalista e scrittore, dal 1989 è stato caporedattore della guida Vini d’Italia e dal 1992 caposervizio del mensile Gambero Rosso. Dal 1996 è libero professionista. Vincitore di vari premi giornalistici nazionali e internazionali, autore di libri e trasmissioni televisive, è giurato nei concorsi internazionali Mondial de Bruxelles e Mundus Vini.

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